Mercoledì 8 marzo, in occasione della Giornata internazionale della donna, sarà presentata al pubblico l’opera site-specific denominata “I panni sporchi si lavano in famiglia”, un’installazione di carattere performativo ideata dalla storica dell’arte Patrizia Massimi per riflettere sulla violenza di genere.
La performance ha come protagonista un comune stendino di uso domestico su cui, insieme ad alcuni capi stesi, saranno appese storie e racconti di violenze domestiche. Eventi realmente accaduti e disponibili alla lettura del pubblico in forma anonima, nel rispetto di chi le ha vissute.
I “panni sporchi”, allegoria della violenza, cessano di asciugare tra le mura domestiche e, sfidando l’opprimente concezione da cui il detto popolare “si lavano in famiglia”, si rivelano. Il visitatore e chiunque sia di passaggio è costretto a notare un oggetto anomalo poiché fuori dal contesto della casa e a interagire con esso. Fogli di carta, penne e mollette saranno a disposizione dei visitatori che vorranno raccontare la propria storia, o lasciare un pensiero, una parola, per dare vita all’installazione come un depositario di testimonianze che aiutino le vittime di violenza domestica a condividere, ascoltarsi e non sentirsi più sole, perché i panni sporchi non si lavino solo in famiglia.
L’installazione sarà in mostra dal lunedì al venerdì dalle ore 09:00 alle ore 19:30 presso la Casa Internazionale delle Donne. L’opera è pubblica e accessibile a tutti.
Breve biografia dell’Autrice
Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo, si specializza in Storia dell’Arte presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza nel 2021.
Da sempre appassionata delle arti concettuali e performative, dedica per la prima volta un’installazione pubblica alla Casa Internazionale delle Donne contro la violenza di genere.