“Libere di scegliere? Femministe in ascolto sulla gestazione per altrə” è il titolo di una giornata di approfondimento e ragionamento, organizzata e promossa dalla Casa Internazionale delle Donne, da POP, idee in movimento, da Se non ora quando – Torino e dal Coordinamento dei Luoghi delle Donne che si terrà domenica 25 giugno.
Di fronte alle recenti vicende relative alle trascrizioni delle nascite di bambine e bambine nate all’estero grazie alla Gestazione per altrə, e alle iscrizioni delle nascite avvenute in Italia nell’ambito di famiglie omogenitoriali, nonché alla proposta di legge in itinere che mira a rendere la maternità surrogata reato universale, anche se praticata all’estero, ma all’indomani del Pride di Roma che ha visto scendere in piazza 1 milione di persone che hanno rivendicato i diritti e la vita a fronte dei divieti – il dibattito pubblico sulla Gestazione per altrə ha trovato nuovo impulso, fra temi consolidati e nuovi scenari.
È emerso nei mondi femministi il bisogno di creare spazi di riflessione dedicati a una questione complessa, che tocca le vite reali delle donne, di bambine e bambini e di tante famiglie. È in questa ottica che è stato pensato l’incontro di domenica 25 giugno, nato da una collaborazione fra quattro realtà diverse: la Casa Internazionale delle Donne – che ospita presso la sua sede la giornata di riflessione – Pop, idee in movimento, Se non ora quando Torino e Coordinamento dei Luoghi delle Donne.
La giornata vuole essere un inizio di discussione lungo i temi che attraversano la Gestazione per altrə: dalle diverse regolamentazioni esistenti e dalle proposte di legge presentate nel nostro Paese; alle tecniche e all’impatto sulla salute delle donne; dalle storie di vita ai diritti delle bambine e dei bambini; dai corpi delle donne fra desideri, libertà e autodeterminazione a un’esplorazione del materno lungo la sua costruzione moderna.
L’appuntamento è domenica 25 giugno, dalle ore 9:30 alle ore 18:00, presso la Sala Lonzi della Casa Internazionale delle Donne di via della Lungara 19 a Roma.