Presentazione del libro
ADELAIDE BERNARDINI: LA ” CHIMERA” DELLA LETTERATURA
Maura Cossutta
Maria Chiara Acciarini
Rino Caputo
Maria Rosa Cutrufelli
dialogano con l’autrice Dora Marchese
Ricordata di rado e solo perché moglie di Luigi Capuana, Adelaide Bernardini, è stata poetessa, narratrice,
articolista, drammaturga, critica e librettista, tra le voci più note della cultura italiana tra la fine dell’Ottocento e il
primo ventennio del Novecento. Eppure, i suoi scritti, cospicui e vari per generi e per temi, e il suo ruolo di
collaboratrice e coautrice dell’opera del marito, sono stati pressoché ignorati. Umbra di nascita e siciliana
d’adozione, Bernardini è stata testimone di anni cruciali della storia politica, culturale e sociale d’Italia, dal
periodo postunitario fino al secondo conflitto mondiale, che ha raccontato in poesie, novelle e testi teatrali, forte
della sua formazione di maestra e fervente lettrice, spinta da una ferrea ambizione e, inevitabilmente,
corroborata dal fecondo humus culturale in cui si ritrovò a vivere grazie al marito, risiedendo prima a Roma e
poi a Catania.
La notevole differenza d’età con Capuana, le vicende da feuilleton da cui nacque il loro sodalizio umano e
artistico, il carattere volitivo e piuttosto polemico che la mise in contrasto con nomi illustri dell’intellighenzia del
periodo – Pirandello e Marinetti, tra gli altri ‒ non avevano finora permesso una valutazione serena e obiettiva
dell’opera di Bernardini. Questo volume la inserisce nella più ampia prospettiva della scrittura femminile tra Otto
e Novecento, e quindi nel cruciale dibattito sui temi dell’emancipazionismo: istruzione, matrimonio, maternità,
divorzio, adulterio. Attraverso un profilo biografico accuratamente documentato e una stringente analisi dei
testi, Dora Marchese ricostruisce con obiettività la figura della Bernardini donna e intellettuale.