C’è una tendenza che sembra coinvolgere una parte del mondo femminista per cui l’introduzione di maggiori pene e nuovi reati è divenuta parte integrante dell’iniziativa politica. Questo “femminismo punitivo”, come è stato chiamato, è un fenomeno mondiale che all’incertezza dei tempi contrappone la certezza di un unico modo di essere donna e madre mostrando una pericolosa deriva verso la negazione della ricchezza delle esperienze.
E’ dunque un fenomeno che va approfondito e interrogato soprattutto nel nostro paese dove la vittoria elettorale delle destre rende evidente l’affermazione di un clima politico sempre più interessato alla legge e l’ordine più che alla giustizia sociale.
Per questo motivo la Casa Internazionale delle Donne e la Sezione mondo del Centro Alma Sabatini
Invitano a discutere su
a partire dal saggio di
Tamar Pitch
Il malinteso della vittima. Una lettura femminista della cultura punitiva
(Edizioni Gruppo Abele, 2022)
6 DICEMBRE ORE 18 alla SALA TOSI
Con l’autrice dialogano
Maria Luisa Boccia; Maria Grazia Giammarinaro; Ilaria Boiano; Maura Cossutta; Bianca Maria Pomeranzi