letture di poesie in musica, un’occasione per scoprire la poesia di Franca Maria Catri
E’ nata a Roma nel 1931, dove ha vissuto e lavorato come medico in un quartiere di periferia segnato dalle solitudini della nuova marginalità urbana, lottando non solo contro la malattia e la morte, ma per tutti quelli che, in un sistema di potere, esprimono nella malattia il bisogno somatizzato. Ha cercato nel suo lavoro, nell’inquieta quotidianità e storia del suo essere donna, il segno di una corrispondenza. Medicina e poesia, diceva in una sua intervista, “…sono aspetti reciproci del mio agire, creare, vivere. Ecco, come ho già detto altrove, vivo da ‘apprendista strega’ tra medicina e poesia“.
Ha collaborato a giornali e riviste letterarie e pubblicato numerosi libri che hanno ricevuto autorevoli consensi critici ed è ricordata in antologie e testi di poesia contemporanea. Dice di lei Mariella Bettarini per il suo libro “Uccelli di passo”:
“questa è la storia/ degli uccelli di passo/ questa è la storia del mare (…)”, e così via …
Tale è l’incipit del dovizioso, complesso, lieve ed insieme drammatico, talora “apocalittico” e tuttavia colmo di speranzosa e piena Vita, libro di Franca Maria Catri, che mirabilmente contiene – e quasi riassume – l’iter umanissimo, poetico e scientifico, dell’autrice. Che qua si pone – e ci pone domande; che interpella ed insieme interpreta “l’ago del possibile”; che afferma: “qualunque cosa può accadere o niente”; che scrive: “passa sul muro una mano di pace” e tuttavia “questa che corre fragorosa è l’ora del lupo”; che scruta e interroga “l’orologio del mondo” ed al contempo esclama: “in occasione della luna si dice/ parla del legno l’anima degli alberi”; ed ancora, quasi in chiusura, “si farà il fiato candore e canto/prima di Dio/ prima del primo dolore/ prima che faccia neve”.
E dunque grazie, cara Franca, per questo dono di poesia e verità, di tenerezza e lucido ardimento. Grazie, mentre alle tue inquiete ed insieme pacificate domande con te sappiamo che, misteriosamente, “risponde la farfalla/ e sorride”.
Con il suo quarto libro, “Misura d’uomo” del 1975, ha ritenuto conclusa la prima fase di attività-esperienza nella cultura ufficiale, considerandosi militante nelle file della controcultura.
Nella sua esperienza di medico di base ha dovuto affrontare gli effetti individuali e sociali del fenomeno droga che negli anni ‘70 si è diffuso a livello di massa. Per questo è stata socia fondatrice e medico della “Cooperativa Bravetta ‘80”, una realtà territoriale socio-sanitaria e culturale, che negli anni ’80 ha realizzato un’esperienza pilota di legalizzazione della droga, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, che aveva come scopo quello di ridurre i drammatici danni umani, socio- politici, economici e culturali provocati dal Mercato Nero, alimentato dalle leggi proibizioniste. Esperienza per la quale ha subito un processo durato molti anni e dal quale è stata “assolta con formula piena perché il fatto non costituisce reato”.
Ha pubblicato numerosi articoli e saggi sui temi a lei cari tra i quali molti sul fenomeno droga. Nel libro “La diversità domata” a cura di Roberto De Angelis – ricerca sui servizi per i tossicodipendenti commissionata dalla Provincia di Roma – Franca Catri riassume la storia della Cooperativa Bravetta ’80 ed emergono chiari i danni delle leggi proibizioniste e gli inganni dell’informazione. Su Youtube ha pubblicato il video: “Droga: uso e manutenzione”, con Nicola Pistoia, anche questo commissionato per l’educazione dei ragazzi nelle scuole ma mai distribuito, disponibile al link https://www.youtube.com/watch?v=pFISMKICOcy
Una persona di “parole” e non solo di “fatti”, che ha sempre creduto nel potere generativo della parola che esorcizza il male e per questo ha lottato per un mondo migliore anche attraverso le sue poesie.
A poco più di un anno dalla sua scomparsa il 22 maggio 2022 – ma quando si spegne la vita di un poeta? – avremo l’occasione di ricordarla con leggerezza e di condividere le sue parole attraverso i suoi libri, che saranno messi a disposizione di coloro che avranno il piacere di incontrare la sua visione del mondo.