Presentazione del volume di poesie
Storia della bambina infranta (dialoghi nudi)
(Puntoacapo Editrice, 2023)
Intervengono in dialogo
Gisella Blanco (critico e poeta)
Filippo Golia (Giornalista)
Davide Toffoli (poeta e critico)
Luisa Trimarchi (autrice e poetessa)
Storia della bambina infranta (dialoghi – nudi) è un progetto che sceglie di unire la parola alla rappresentazione grafica dei versi… Si tratta di un’indagine a partire dall’utero fino ad arrivare oltre la morte stessa e che porta con sé le storie di un’unica donna, la bambina infranta, la quale parla in maniera intermittente – per sempre – all’interno di ogni donna, purtroppo spesso destinata a restare inascoltata. Le poesie sono il frutto di un lungo percorso interiore e stilistico: il cercare di dare forma a questa voce che batte, appunto, da dentro fino ad esplodere in maniera sconsiderata in un mondo reale che fatica a contenerla. Da qui nascono l’uso del trattino, dei dialoghi, delle parentesi, caratteristiche peraltro già fondanti della poesia di Luisa Trimarchi. (Dalla Prefazione di Davide Toffoli)
Luisa Trimarchi con la raccolta Storia della bambina infranta (dialoghi-nudi) (Puntoacapo Editrice, 2023) realizza un’opera cruda, densa di spasimo, di ferite aperte fino a condurre in un vortice doloroso che lascia fitte enormi nel petto. La bambina infranta è protagonista assoluta, intesse dialoghi con sé stessa, la madre e l’ambiente. Come suggerito dal titolo sono dialoghi nudi, senza filtro; le ambiguità sono azzerate dalle descrizioni dettagliate seppur segmentate, frammentate come la bambina stessa. (Elisa Virzì su AlmaPoesia)
Questa silloge, che ho avuto il privilegio di leggere in anteprima, per me, per come è risuonato in me, parla di un trauma inguaribile che ti annienta, ma non abbastanza da dimenticarlo.
Bisogna essere coraggiose per stare in questo annientamento e descriverlo. E ci sono frantumi, porte che non corrispondono alle chiavi, un’avventura nelle ombre, nella ricerca di un sé possibile, una speranza nella disperazione.
E i disegni bellissimi… oddio, i disegni sono amalgamati alle parole, si leggono, mentre si guardano i versi. (Anna Segre)