L’Associazione LeNove opera dagli anni ’80 nel campo della ricerca sociologica e storica. Gli ambiti di studi ed interventi, in una prospettiva di genere, riguardano le trasformazioni delle soggettività delle donne (e degli uomini) nelle condizioni di vita lavorativa e privata, nei modelli comportamentali, negli universi di valore. Ha lavorato con donne migranti e con associazioni di paesi del Maghreb sul problema dei diritti di cittadinanza e della violenza contro le donne.
Tipologia Associazione e Servizi: Per la cultura
CLR Coordinamento Lesbiche Romane
Il Coordinamento Lesbiche Romane è un gruppo separatista aperto a tutte le donne, nato nel 1995. Dal 1997 al 2017 nell’ambito del Martedì Femminista e Lesbico di Radio Onda Rossa, ha curato la trasmissione “E’ una calamità di cui ci rendiamo perfettamente conto” (oggi reperibile online) affrontando tematiche culturali e politiche legate alle donne e alle lesbiche. All’interno della Casa Internazionale delle Donne organizza eventi culturali quali: spettacoli teatrali, concerti e presentazione di libri collaborando anche con altre realtà femministe. Nel 2002 realizza la Lesbotombola, rielaborazione del tradizionale gioco dove, ad ogni numero, corrisponde una icona lesbica, vera o presunta. Nel 2010, insieme a donne di diverse realtà, fonda il progetto Kesbilè, bar per sole donne che si incontrano ogni terzo venerdì con musica, spettacoli e proiezioni prodotti da donne.
NOIDONNE TrePuntoZero APS
Promuove le differenze e le buone pratiche di genere e il patrimonio della storia delle donne, operando in partnership con la testata NOIDONNE e con il suo Archivio Storico. Tra le attività svolte: produzione di materiali cartacei e videoproduzioni (Agenda NOIDONNE Cult e servizi video), realizzazione dell’archivio digitale delle collezioni di NOIDONNE e dei materiali storici della testata, laboratori di scrittura con donne in condizioni di fragilità (“A mano Libera” con le detenute del carcere di Rebibbia e altri), progetto Donna&Salute per la promozione nei territori della Medicina di Genere e della salute al femminile.
Attività culturali e sociali e servizi multimediali legati alla divulgazione delle politiche di genere e alla conoscenza della storia delle donne, anche attraverso la valorizzazione dell’Archivio storico di NOIDONNE curato e messo a disposizione gratuitamente.
El Mirabras
Atelier di danza Flamenca. Punto di riferimento per la diffusione e lo studio della cultura delle tradizioni popolari, del folclore e degli usi e costumi dell’Andalusia, attraverso il flamenco, la danza,
il teatro la musica e la letteratura.
Da molti anni ormai, il Flamenco è diventato in Italia una delle forme di espressione più diffusa e più interessante, tant’è vero che sono sorte molte scuole in tutto il territorio nazionale per l’insegnamento di quest’antica arte tuttora immersa in un alone di mistero in quanto alle origini.
Proprio per questi motivi la ballerina e attrice Clara Berna ha fondato a Roma EL MIRABRÁS, un vero e proprio Atelier de Flamenco, una serie di corsi che, sotto forma di seminari a diversi livelli, diffondono fra gli allievi che li frequenteranno, l’autentico “sapere” della danza flamenca, fino ad arrivare a raggiungere quel momento così sublime e così raro che il poeta andaluso Federico García Lorca chiamava il “duende”.
Ma fra le allieve che frequentano da anni EL MIRABRÁS, Clara Berna ha organizzato due gruppi di danza con i quali si esibisce in locali e teatri e partecipa a manifestazioni varie: naturalmente trattando sempre di modernizzare e di aggiornare il loro repertorio, sia per quanto riguarda le musiche sia per quanto riguarda la danza vera e propria (movimenti, coreografie, utilizzo del corpo).
Il primo gruppo, quello ormai a livello professionale, è composto normalmente da tre elementi che eseguono il flamenco classico vero e proprio (sevillanas, alegrìas, bulerìas, soleares, rumbas, seguiriyas, mirabrás, ecc): sono balli che hanno movenze e sensualità di una femminilità unica nel variegato mondo della danza.
L’altro gruppo, unico in Italia, è composto da giovanissime interpreti, che hanno un’età che varia dagli 8 ai 15 anni: con loro, Clara Berna sta sperimentando un suo innovativo progetto che va dalla danza-teatro, con coreografie basate su opere liriche o musicali (dalla “Carmen” di Bizet a “El Amor Brujo” de Falla), alla creazione di nuove danze basate sui punti d’incontro fra il flamenco e altri tipi di musiche e ritmi (jazz, blues, tango argentino, ecc), d’altronde, come affermava Eric Burdon, “Il blues è poesia, amore, dolore e flamenco”. Completano questo loro repertorio anche balli regionali di tutto il territorio spagnolo (seguidillas, fandangos, jotas, ecc) poco conosciuti dal pubblico italiano.
La prima danza fra un uomo e una donna fu il flamenco…
(Leonard Cohen)
A.F.F.I. Associazione Federativa Femminista Internazionale
Formalizzata nel 1992, aperta all’associazionismo femminile, ha promosso il progetto e la realizzazione della Casa
Internazionale delle Donne insieme al C.F.S. Centro Femminista Separatista.
Le Associazioni che convergono nell’AFFI:
CENTRO ALMA SABATINI, CENTRO DI CULTURA DELLE DONNE HANNAH ARENDT, DONNE IN NERO, EULALIA, PAESE DELLE DONNE, PARI DIRITTI, POWER AND GENDER, RETE ROSA, W.I.L.P.F. Women International League for Peace and Freedom
Società italiana delle storiche
La Società italiana delle storiche ETS (SIS) è nata nel 1989 con l’obiettivo di promuovere la ricerca storica, didattica e documentaria nell’ambito della storia delle donne e di genere; organizza congressi, seminari, incontri di studio e iniziative di formazione nell’università e nella scuola, anche come soggetto accreditato presso il MIM ai sensi della Direttiva n.170/2016. Pubblica dal 2002, la rivista semestrale di storia delle donne «Genesis» e promuove dal 2013, presso la casa editrice Viella, la collana «Storia delle donne e di genere», che ha l’obiettivo di portare all’attenzione di un vasto pubblico i temi e il dibattito storiografico sulle donne e sul genere. La SIS conta oggi circa 250 socie tra docenti universitarie, ricercatrici presso enti e istituzioni culturali, insegnanti, archiviste, bibliotecarie.
Centro Studi Femminista per l’Economia del Dono
Punto d’incontro, studi e documentazione sull’Economia del Dono Materno di Genevieve Vaughan e International Feminists for a Gift Economy.
Progetto Esthia
Eventi e mostre di arte contemporanea di genere. Incontri dibattiti sull’arte contemporanea. Residenze artistiche. Polo per le artiste di tutto il mondo che passano per Roma.
Associazione Donne e Scienza
L’Associazione Donne e Scienza associa persone che svolgono o hanno interesse all’attività di ricerca: docenti, ricercatrici, giornaliste, imprenditrici, studentesse.
Finalità dell’Associazione è quella di promuovere, attraverso la ricerca e la riflessione, e le relative pubblicazioni, la trasmissione e la comunicazione, la partecipazione delle donne alla ricerca scientifica sia quantitativamente che qualitativamente.
Donne e Scienza svolge queste attività principali:
- promuove la partecipazione delle donne nella ricerca scientifica
- costruisce reti di donne nella ricerca che facilitino la comunicazione su progetti e attività e la circolazione delle informazioni
- elabora contenuti da trasmettere anche on line sul proprio sito e sui principali social
- promuove eventi e organizza conferenze a partire dal proprio Convegno Annuale
- promuove la partecipazione delle donne di scienza a eventi nazionali e internazionali
Associazione culturale e per l’informazione Il Paese delle Donne
L’Associazione (1987) edita “Il Foglio de Il Paese delle donne” (cartaceo, dal 1987); paesedelledonne-online-rivista (dal 1995); piccolo editoria; Premio “Il Paese delle donne” (dal 2000).
Nelle molteplici attività informative, culturali e artistiche, a promozione di politiche libertarie e autonome delle donne, di culture e linguaggi di genere, del protagonismo femminile nella storia, mantiene gli indirizzi e le metodologie innovative e non violente della prima redazione femminista, autogestita, in “Paese Sera” (1985/87), voluta e diretta da Marina Pivetta, permettendo, nel tempo, a più di 150 colleghe l’accesso all’albo dei giornalisti. Cura di programmi radio e tv. Partecipazione a reti; collaborazioni con università.
Tra le iniziative: “La prima parola e l’ultima” (3 giugno 1995, con Virginia Wolf/B); video “La città della Dea Perenna” sulla storia di Roma e dell’ex Buon Pastore (1995); Mostra itinerante “1946-Il voto delle donne” (2016, con Fildis e Università di Cassino e del Lazio Meridionale). Socia fondatrice dell’Affi e di Archivia; socia di Alef e della Rete per la Parità.
Senza fini di lucro, è finanziata dal lavoro gratuito delle socie e da contribute volontari.
Forma Liquida Associazione Culturale
Si occupa di organizzare mostre, rassegne cinematografiche e teatrali, eventi e di elaborare strategie e supporti di comunicazione fino a corsi di alfabetizzazione digitale per donne di tutte le età.
Un expertise a tutto tondo che va dagli allestimenti alle campagne social, dalla progettazione di branding per associazioni e aziende fino ai supporti audio visual e agli eventi digitali.
Nell’ambito della Casa Internazionale delle Donne presta il suo servizio nel sociale e a sostegno delle lotte per i diritti delle donne, accanto alle associazioni che tutti i giorni con impegno portano avanti i loro progetti; per loro abbiamo realizzato campagne di comunicazione, mostre, eventi e campagne di sostegno e fund raising.
Archivia
Archivia. Archivi Biblioteche Centri di Documentazione delle donne è un’associazione senza scopo di lucro costituita con atto pubblico in data 2 luglio 2003, iscritta nel Registro regionale delle organizzazioni di volontariato della Regione Lazio (Determinazione N. G18309 del 18 dicembre 2014) e al Registro delle persone giuridiche private con D. 28/11/2018, N. G15298 della Regione Lazio.
L’Associazione opera, in attività di volontariato, nell’ambito della conservazione e fruibilità del patrimonio bibliotecario e archivistico, della formazione sul tema della storia di genere di laureate e studenti in biblioteconomia e archivistica e della diffusione e promozione della cultura prodotta dalle donne. Si prefigge pertanto: l’ordinamento e l’inventariazione dei fondi (fondativi e successivi) per salvaguardarne la conservazione e la fruibilità; la catalogazione per renderli accessibili e consultabili attraverso la rete SBN (polo http://opac.regione.lazio.it/SebinaOpac/.do e, per la parte archivistica, la rete Lazio ‘900 (https://www.lazio900.it/istituto/associazione-archivia/); l’apertura al pubblico e il servizio di references per studenti e ricercatori/ricercatrici per 26 ore settimanali; la progettazione e organizzazione di incontri, convegni, mostre e proiezioni che valorizzano il patrimonio di materiali e di saperi della cultura di genere; la creazione e diffusione di prodotti multimediali, in particolare per le scuole.
ARCHIVIA è nata grazie all’iniziativa di 10 associazioni di Roma, formatesi in alcuni casi fin dai primi anni Settanta del Novecento, che conservavano archivi, biblioteche ed un’emeroteca ricchissima, con manoscritti, tesi, materiali preziosi di documentazione, fotografie, manifesti, nastroteca e videoteca di un arco temporale trentennale, con particolare attenzione al femminismo degli anni ’70 e alla presenza lesbica degli anni ’80. Conferendo i propri fondi ad Archivia le associazioni fondatrici avviano un progetto culturale di grandissima rilevanza: raccogliere, riordinare, salvaguardare, valorizzare, socializzare i materiali della cultura femminista e femminile per diffonderne la sua conoscenza. La maggior parte dei Fondi di Archivia sono stati dichiarati di notevole interesse storico e culturale dalla Soprintendenza archivistica del Lazio (Ministero per i beni e le attività culturali) “per l’importanza che [la documentazione] riveste per la storia politica e sociale italiana del ‘900” (ai sensi del d.lgs. 29/10/1999 n.490, visto il DPR 1409/1963)
Al suo patrimonio storico composto dalle opere del femminismo internazionale edite tra gli anni Sessanta e Settanta del ‘900, si sono aggiunti, nel corso degli anni, i fondi di donne che hanno lasciato tracce consistenti nel tempo e che hanno riconosciuto in Archivia il luogo naturale nel quale sarà difeso e messo in luce il loro pezzo di storia: carte, appunti, lettere, diari, agende, volumi a stampa e materiale grigio. Un patrimonio unico in Italia da trattare con metodologie di ordinamento diverse, ben presenti alle socie specialiste di Archivia.
Per facilitare il processo di ridefinizione di metodi e di contenuti, Archivia offre la possibilità di accesso alla storia delle donne e a una cultura di genere che per dinamiche tradizionali tende a essere marginalizzata o non considerata: un modo diverso di attraversare la cultura e di fare storia. A tal fine sono dedicati anche i prodotti multimediali realizzati da Archivia con materiale d’archivio: Roma Città delle Donne, CDRom sviluppato nel 2008 con il contributo della Fondazione Roma, oggi disponibile su pennetta usb; Herstory: I luoghi delle Donne a Roma e nel Lazio, app e sito sviluppati nel 2015 per aver vinto il bando “Innovazione sostantivo femminile” della Regione Lazio, http://www.herstory.it/ e i documentari Mi piace vestirmi di rosso. Ritratto di Alma Sabatini video prodotto nel 2012 e Adele Cambria incosciente e coraggiosa prodotto nel 2017. Ma anche gli interventi a convegni di studi o a seminari alcuni pubblicati sul sito
Sportello sociale
E’ attivo lo Sportello Sociale della Casa Internazionale delle Donne. La Casa Accoglie
Durante questo anno difficile, lo Sportello Sociale La Casa Accoglie èriuscito a tenere un filo aperto con tutte coloro che hanno avuto la necessità di condividere con la Casa delle Donne i loro bisogni, i problemi, le istanze – rese ancora più urgenti dall’isolamento e dalla malattia – ma anche semplicemente i loro pensieri, le riflessioni ed i desideri. Siamo state raggiungibili sempre, per telefono, via mail, via WhatsApp e di persona, nel rispetto delle regolamentazioni per il COVID-19.
Cosa facciamo? Accogliamo, ascoltiamo, consigliamo, connettiamo. Lo sportello, offre una gamma di servizi essenziali per le donne, ma è soprattutto la porta di accesso alla comunità femminile della Casa. Per noi è anche la continuazione di un discorso iniziato molti anni fa, quando dicevamo: “il privato è politico” che voleva dire che i problemi delle donne, le loro difficoltà ed il loro malessere non erano soltanto un problema personale ma piuttosto un disagio radicato nella contraddizione donna/mondo, una contraddizione fondamentale per la nostra vita e che richiede una risposta politica e sociale.
Accogliamo oggi le donne che hanno perso il lavoro o che lo cercano. Abbiamo sviluppato negli anni una dimestichezza con le strutture pubbliche “di aiuto” e possiamo aiutare a “sbrogliare la matassa” del dove, come, quando si va a chiedere per essere aiutate a trovare lavoro.
Ascoltiamole donne che si trovano in difficoltà psicologica. Sappiamo quanto il Covid abbia aggravato la loro condizione ed il loro isolamento e le nostre operatrici sono pronte a comprendere le angosce e le paure con un ascolto disponibile e attento.
Accogliamo le madri e forniamo assistenza telefonica sia in gravidanza che in puerperio. Essere madre durante la pandemia è stato difficile. “Raccontaci come è andata” è un nuovo progetto dedicato alle madri, con ostetriche e ginecologhe pronte ad ascoltare e condividere le loro esperienze. Un ricovero, un parto, o un un aborto, un intervento ginecologico in cui qualcosa non è andato come doveva o come vi aspettavate? Siamo qui per ascoltare e consigliare.
Lanciamo oggi anche un progetto dedicato agli adolescenti – “Raccontami una Storia” – per consentire la libera espressione dei più giovani su problematiche attuali. Bambini e ragazzi possono chiamare per parlare con noi della loro esperienza, del loro vissuto relativo al Covid e come questo abbia inciso sulle loro vite. Siamo con loro e dalla loro parte.
Tramite le associazioni della Casa Internazionale della Donna ed in rete con altre associazioni esterne, sindacati, presidi autogestiti sul territorio, gruppi di volontari ed il movimento delle donne, offriamo consulenza legale, psicologica, sanitaria, ostetrica e ginecologica; ma soprattutto cerchiamo di capire insieme cosa possa essere utile a chi ha bisogno di noi.
Qualunque sia il motivo per il quale vuoi essere ascoltata – e in questo anno di motivi ce ne sono stati tanti – telefonaci, scrivici, facci sentire la tua voce. Per noi il tuo motivo è sempre un motivo giusto.
Dalle donne, alle donne, con le donne.
Stiamo insieme e insieme stiamo bene.
La Casa Accoglie
Lesconfinate
L’ Associazione culturale femminista denominata “Lesconfinate” ha sede in Roma presso la Casa internazionale delle donne, in via della Lungara 19,ed è stata costituita il 15 aprile 2019 dalle tre socie fondatrici: Isabella Peretti (Presidente), Nadia Pizzuti (vice-Presidente), Stefania Vulterini (Tesoriera).
Alle socie fondatrici si sono aggiunte come socie ordinarie: Leyla Karami, Diana Pesci, Sara Raimondi e in seguito Emilia Marzocchi, Patrizia Salierno, Gabriella Rossetti, Maria Grazia Ruggerini, Karima 2G.
Le sue finalità sono la ricerca e la promozione culturale per una società transnazionale e decolonizzata, per una interazione tra persone di provenienza diversa che costruisca una nuova convivenza e per uno sguardo femminista e antirazzista sul mondo che superi ogni discriminazione e ogni confine geografico, nazionale, culturale, religioso. Per perseguire queste finalità, l’Associazione si avvale soprattutto del contributo culturale delle donne di ogni continente e opera attraverso attività di: ricerca, progettazione e organizzazione di iniziative culturali in cui sono previsti proiezione di film, spettacoli e performance teatrali e musicali, reading di testi; partecipazione a bandi comunali, regionali, nazionali, europei e internazionali; produzione culturale nel campo editoriale e multimediale; servizi culturali. Queste attività si avvalgono delle competenze acquisite delle socie in merito al colonialismo, al postcolonialismo e alla decolonialità, raccontati e interpretati dalle donne, alla storia delle donne nell’islam, all’afrofuturismo femminista e all’autorappresentazione e narrazione dell’Africa e degli altri continenti in una prospettiva non subalterna.
UDI Romana La Goccia APS
L’UDI Romana La Goccia, sede territoriale dell’UDI nazionale, nasce nel 1984 nelle sede storica dell’Udi Provinciale di Roma in via della Colonna Antonina.
Il nome “La Goccia” lo suggerì Memi Santi e convinse tutte: eravamo sì una goccia nella grande città, ma ci sentivamo di “scavare la pietra” con il nostro tenace operare.
L’UDI Romana La Goccia svolge da sempre attività politica complessiva attraverso incontri, convegni, seminari, interventi nelle scuole, manifestazioni pubbliche in un intreccio fecondo con altre realtà del femminismo. È stata ai suoi inizi parte costitutiva del Comitato promotore della legge contro la violenza sessuale e ha fondato successivamente il servizio “Donna ascolta donna” resosi in seguito autonomo e diventato una realtà importante.
Dal 1987 si è impegnata nell’occupazione del ex Buon Pastore e nella progettazione della Casa Internazionale delle Donne. È stata tra le fondatrici dell’AFFI (Associazione Federativa Femminista Internazionale), di Archivia e naturalmente della Casa Internazionale delle Donne, con la quale partecipa attivamente alla vita politica.
L’Udi Romana La Goccia inoltre ha sempre aderito e continua a prender parte a tutte le campagne e iniziative dell’UDI nazionale.
Crediamo che “le donne con le donne possono” rendere più giusto e abitabile il mondo; per fare ciò è importante che ci siano luoghi delle donne a loro misura dove poter parlare, organizzarsi, contare. Noi siamo uno di questi luoghi!
Rivista DWF DonnaWomanFemme – Associazione Utopia
DWF – DonnaWomanFemme è una rivista femminista di pensiero e pratica politica che pubblica dal 1975. E’ un periodico trimestrale, autonomo e autofinanziato, veicolo di importanti voci di autrici, note e meno note, italiane e straniere. La rivista, che non ha mai sospeso le pubblicazioni, è pubblicata in cartaceo dal 1975 e anche in digitale dal 2020.
Muovileidee Associazione Culturale
L’Associazione Culturale Muovileidee, nasce alla fine del 2005 da un’iniziativa di professioniste provenienti dal mondo musicale, da quello cinematografico e della comunicazione: Susanna Stivali musicista, compositrice e insegnante canto jazz al Conservatorio di Frosinone e Maria Luisa Celani operatrice culturale, produttrice cinematografica, regista e consulente di comunicazione, in collaborazione con Patrizia Biscu, psicologa del lavoro e docente di percorsi di formazione per lo sviluppo manageriale.
Muovileidee, ha come obiettivo quello di creare attività culturali dando la massima attenzione alle donne, ai giovani e coinvolgendo le aree con più problematiche sociali. Tutto questo, attraverso la creazione di festival ed eventi in varie aree artistiche (soprattutto musica e cinema) e la produzione di documentari e cortometraggi.
I progetti realizzati sono volti a promuovere una visione interdisciplinare e multimediale della cultura, delle arti e della didattica e a sostenere il confronto con culture differenti.
Tra le iniziative ricorrenti: Slow Film Fest, Pronto Poesia!, Diva’s Jazz, Wuman Visions, Da Donne a Donna, IncontrInJazz, Link! conexao audiovisual.
CCO – Crisi Come Opportunità
Il nome dell’associazione sottolinea le opportunità che nascono dalle crisi.
Specializzata nel campo della comunicazione sociale, CCO – Crisi Come Opportunità, contribuisce alla formazione di ragazze e ragazzi realizzando laboratori educativi che privilegiano l’utilizzo delle arti, attraverso una metodologia di co-progettazione che favorisce la creazione di reti sia a livello locale che nazionale.
Da oltre dieci anni realizza documentari, pubblicazioni, video testimonianze, spettacoli teatrali, campagne di sensibilizzazione e progetti formativi lavorando nelle periferie, nelle carceri minorili e nelle scuole del nostro Paese, su tematiche legate alla cittadinanza attiva, questione di genere e lotta alle mafie.
Associazione Tina
Grafica editoriale, editoria (Hopi edizioni), fotografia, comunicazione ed eventi. L’associazione si propone di diffondere cultura, e in particolar modo di promuovere l’opera di donne emergenti o dimenticate.
Arakne
L’associazione Arakne si dedica principalmente al restauro ed alla conservazione del patrimonio culturale, tramite l’approfondimento delle tecniche e dei manufatti artistici e ne cura lo studio e la ricerca storico artistica ed archivistica.
La presidente, Cecilia Bartoli, vive e lavora tra Roma e le Marche ed è Direttore Tecnico per il restauro e la conservazione di dipinti, affreschi, tessuti, materiale cartaceo e monumenti architettonici dell’Impresa Impertecno srl.
Attività già svolta per 26 anni nella società Bartoli Restauro e Ricerca srl.
L’associazione Arakne organizza corsi di tintura dei tessuti e tessitura con il telaio antico, per consentire un’esperienza diretta di conoscenza di queste antiche tecniche.
Organizza conferenze, mostre ed incontri con le scuole.